[Guida] Corso Base di Fotografia Digitale

Salve a tutti,
ecco qua una breve (per quanto possibile) guida alla fotografia digitale. Sviluppata su più parti riguardanti principalmente la macchina fotografica, le nozioni di base e le principali tipologie di fotografia.
lo scopo di questa guida è fornire una conoscenza di base sul mondo della fotografia digitale e non discutere nello specifico le varie tecniche e l'uso di apparecchi fotografici.

Indice:

1- Cenni di base sulla fotografia digitale
2- Compatte e Bridge
3 Reflex Digitali Parte 1: Macchina fotografica
4- Reflex Digitali Parte 2:Obiettivi
5- Tipi di fotografia
6- Approfondimenti e tecniche particolari
7- Fotografia e web 2.0

TOPIC IN COSTRUZIONE, SI PREGA DI NON POSTARE GRAZIE

Compatte e Bridge

Le macchine digitali compatte sono diffusissime, e quelle più recenti hanno una qualità di immagine davvero sorprendente.
C'è da distinguere tra le compatte automatiche e le bridge. Le prime hanno corpi e lenti di piccole dimensioni, pochi controlli e si usano prevalentemente in modalità automatiche,

Corpo:

Obiettivi:

La Macchina Fotografica

L'esterno e le parti principali del corpo:

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A-Pulsante di scatto
B-Impugnatura anteriore
C-Aggancio per obiettivo e relativi pulsanti
D-Flash pop-up integrato (nella foto è chiuso)
E-Ghiera primaria
F-Slitta per flash esterno
G-LCD monocromatico primario
H-Comandi sparsi sul dorso
I-Mirino Ottico
L-LCD a colori secondario
M-Impugnatura posteriore

Inoltre sotto o di lato trovano posto sportelli per coprire il vano batteria e memory card.


L'interno e il sistema di acquisizione immagine/visualizzazione inquadratura

Reflex Digitali Parte 2: Obiettivi

La caratteristica più sensazionale del sistema reflex è proprio quella di poter abbinare al corpo macchina qualsiasi obiettivo compatibile col suo aggancio. Gli usi e le possibilità creative sono pressocchè infinite. Vediamo in dettaglio come si classificano gli obiettivi e quali sono le loro qualità/caratteristiche.


Classificazione:

Distinguiamoli innanzitutto tra quelli a focale fissa (prime lens) e focale variabile (zoom lens). I primi garantiscono nitidezza e resa di livello maggiore rispetto ai secondi. In genere poi i fissi sono più luminosi, ma gli zoom dal loro lato offrono invece una maggiore versatilità. Fisicamente parlando, le lenti fisse sono molto meno ingombranti degli zoom, in quanto per variare la lunghezza focale bisogna spostare interi gruppi di lenti rispetto da altri.

Vediamo quindi come è fatto un moderno zoom:

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A-Lente frontale con attacco interno filettato per filtri e attacco esterno a baionetta per paraluce
B-Ghiera per la messa a fuoco manuale
C-Scala delle distanze per la messa a fuoco
D-Pulsanti per disattivare/attivare o scegliere le varie modalità di Autofocus e Stabilizzazione.
E-Ghiera per modificare la focale
D-Indicazione sulla focale selezionata
F-Attacco posteriore a baionetta

Nelle lenti fisse vi è tutto quanto sopra tranne ovviamente la ghiera per modificare la focale e l'indicazione di quest'ultima.


Dividiamo le varie tipologie di obiettivo in base alla focale (nel sistema 35mm o Fullframe):

Grandangolari(Wide Angle): >50mm

Ultragrandangolari (UltraWide-Angle): da 8 a 18mm. (sotto ai 10mm sono quasi sempre fish-eye)
Utili per foto in interni, paesaggi e street photography, alle sotto ai 14mm di norma distorgono molto e creano effetti molto suggestivi specie per i paesaggi.
Grandangolari (Wide-Angle): da 18 a 49mm.
Usati prevalentemente per foto da interni, foto di gruppo, paesaggi, e anche street photograpy e reportage.
Fish-eye: da 8 a 15-16mm.
Esistono solo fissi e coprono un angolo di visuale diagonale pari o superiore in casi estremi a 180°. Usati soprattutto per fotografia street o di interni, sono caratterizzati da una estrema distorsione che è usata anche per creare effetti curiosi nel caso di ritratti.

Immagini:

Spoiler:

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Ultragrandangolo zoom Tokina 11-16 f/2.8 - Grandangolo Fisso Canon EF 24mm f/1.4 L USM - Fish-Eye Samyang 8mm f/ - Caratteristico effetto del Fish-Eye4

Normali (Normal): 50mm

I famosi cinquantini, sono detti normali poichè la distorsione prospettica e l'angolo di visuale caratteristici di questa focale sono molto simili a come vede l'occhio umano. Provare per credere: tenete la fotocamera in verticale e mettete un occhio nel mirino e l'altro tenetelo aperto, vedrete più o meno alla stessa maniera.
Dato che lo schema ottico è comunissimo, collaudato e poco costoso da produrre anche con aperture di diaframma molto ampie (onnipresenti in qualsiasi catalogo i 50ini f/1.8), sono stati l'ottica standard per molte generazioni di macchine fotografiche reflex dagli anni 60 agli anni 90, mentre adesso in kit sono sempre più proposti gli zoom tuttofare come i 18-55mm.
Usati per street, reportage, still life, close-up, e ritrattistica, data la buona resa dello sfocato a grandi aperture, e non ultimo, riprese cinematografiche.

Immagini:

Spoiler:

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Canon EF 50mm f/1.8 II (comunissimo ed economico) - Leica Noctilux 50mm f/1 (rarissimo e costoso)

Teleobiettivi (Telephoto): >50mm

Corti: da 51 a 150 mm.
Caratterizzati da ridotta profondità di campo e schiacciamento della prospettiva. Indicati soprattutto per ritrattistica e close-up. Utili ovviamente anche per caccia fotografica e fotografia sportiva se la distanza lo permette. Le ottiche macro inoltre sono tranne rari casi racchiuse in questo range di focali.
Medio-lunghi: da 150 a 300 mm.
Usati prevalentemente per caccia fotografica, close up e fotografia sportiva. Pochissima profondità di campo e schiacciamento prospettico pronunciato.
Supertele(supertelephoto): >300 mm.
Caratterizzati da peso e ingombro "importanti" questo tipo di lenti è usato prevalentemente per caccia fotografica, fotografia sportiva, e non ultimo dai giornalisti e paparazzi per appostamenti a grandi distanze. Pressocchè impossibile l'uso in movimento, sono utilizzati quasi sempre su cavalletti, anche perchè ogni minima vibrazione si riperquote sull'immagine in maniera impressionante. Le immagini restituite hanno ridottissima profondità di campo e presentano uno schiacciamento molto accentuato dei piani prospettici.
In alcuni casi sono state prodotte lenti super tele che superano abbondantemente i 1000mm, alcuni sono esperimenti fini a se stessi, altri sono prodotti-immagine per pubblicizzare il marchio ed altri ancora vengono applicati in ambito astronomico e militare.

Immagini:

Spoiler:

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Canon EF 85mm f/1.2 L USM - Serie di Supertele Canon L

Vi sono poi altre tipologie particolari di obiettivo:

Macro: di solito abbracciano le focali da 50 a 200mm e il loro schema ottico permette di avere una ridotta distanza minima di messa a fuoco in grado di garantire ingrandimenti di fattore 1:1 o superiori. In generale si distinguono anche per la maggior nitidezza rispetto a obiettivi non macro. Necessitano l'uso di cavalletto, se possibile testa micrometrica e flash particolari, detti anulari, da montare sull'obiettivo stesso per non essere coperti dal paraluce o dal barilotto. Esempi estremi sono il Canon MP-2 65 Macro Lens, lente capace di lavorare con ingrandimenti da 1x a 5x.

Decentrabili/Basculanti (tilt-shift):
Sono obiettivi generalmente grandangolari, nei quali è possibile spostare il centro del sistema ottico e variare l'inclinazione dell'asse ottico al fine di correggere la proiezione prospettica o controllare la profondità di campo. Usati prevalentemente per fotografia architettonica e pubblicitaria.

Catadiottrici (mirror):
Sono gli obiettivi a specchio, la cui particolare costruzione permette di raggiungere focali molto lunghe con ingombri ridotti. Sono infatti prevalentemente supertele. Il diaframma è fisso e la messa a fuoco molto difficile. Costano relativamente poco e danno il caratteristico bokeh a ciambella.

Immagini:

Spoiler:

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Decentrabile/Basculante Canon EF TS-E 17mm f/1.4 L - Catadiottrico 500mm f/8 - Schema di un catadiottrico - Effetto bokeh "a ciambella"

Automatismi e features:

Autofocus e Stabilizzatore Ottico di Immagine:
Gli obiettivi moderni presentano automatismi molto utili sempre, come l'autofocus o lo stabilizzatore di immagine.
Il primo, comunissimo e presente in pratica su tutte le ottiche a partire dagli anni 90, permette la messa a fuoco automatica interagendo con i sensori a contrasto o a rilevamento di fase posti sul corpo della macchina, e agendo tramite motori elettrici o a ultrasuoni. Questi sono presenti prevalentemente dentro all'obiettivo stesso ma in alcuni casi anche nel corpo della macchina. In genere per gli zoom con ampia escursione di focale (per esempio un 18-270mm o un 100-400mm) la messa a fuoco è più lenta rispetto a quelli con escursione corta. I modelli più costosi offrono motori più silenziosi, veloci e precisi: inoltre per alcuni è possibile tramite controlli sul barilotto impostare un range di distanze più ristretto per una messa a fuoco ancora più veloce: per esempio si può selezionare tra minima distanza di messa a fuoco e 2 m, e tra 2 metri e infinito.
Se per quasi tutti gli obiettivi è possibile comunque usare la selezione manuale, solo i modelli più costosi permettono di correggere manualmente quella automatica senza dover staccare agire sullo switch per il passaggio da auto a manuale.
Lo stabilizzatore invece è una feature ancora più recente, e consiste in un gruppo ottico mosso tramite magneti per contrastare microvibrazioni della mano del fotografo, riconosciute tramite accelerometri. Nei casi più efficienti si riescono a recuperare alcuni stop di diaframma o usare un tempo più lungo senza problemi di mosso. Nei modelli più costosi sono selezionabili vari livelli e modi di stabilizzazione, differenziati anche per assi, questi sono molto utili per la tecnica del panning.


Tropicalizzazione: per obiettivo tropicalizzato si intende una lente a prova di infiltrazioni di acqua e polvere. adatti specialmente per l'uso in condizioni meterologiche avverse quali pioggia, neve e per l'uso in ambienti come deserto, spiaggia, ecc...
Da tenere a mente è il fatto che il vantaggio della tropicalizzazione, qualora servisse,viene vanificato se si usa una lente tropicalizzata con un corpo macchina che non lo è o viceversa.

Trattamenti antiriflesso, antidifrazione, lenti asferiche, elementi alla fluorite, ecc..: impiegati specialmente in obiettivi di fascia alta, sono trattamenti e tecniche/materiali costruttivi atti a migliorare la resa dell'ottica e a ridurre riflessi e aberrazioni varie.

Accessori:

Staffe: nel caso di supetele sono incorporati sul barilotto dell'obiettivo stesso e permettono il fissaggio del sistema macchina+lente su un cavalletto in maniera più stabile in quanto il centro di massa si sposta notevolmente verso l'obiettivo. Nel caso di tele medi può essere venduto a parte.
Coperture: sempre nel caso di teleobiettivi, per caccia fotografica/appostamenti è possibile acquistare coperture mimetiche o termoisolanti che aderiscono perfettamente alla forma del barilotto. Altri tipi di coperture sono quelle antipioggia, antipolvere o subacquee, in genere molto ingombranti rispetto all'ottica stessa.
Filtri: di diverse tipologie, servono in genere per eliminare dominanti, riflessi, aberrazioni o solamente togliere stop di luce(per effetti particolari con lunghe esposizioni). Hanno anche una funzione protettiva per la lente frontale dell'obiettivo.
Paraluce: di diverse misure e forme a seconda della tipologia di obiettivo, sono particolarmente indicati per eliminare i flares dovuti a punti luce fuori campo e in genere migliorano il contrasto in tutta la foto. Hanno anche una funzione protettiva per la lente frontale.
Anelli di inversione: Sono anelli che ci permettono di montare un obiettivo collegandolo dalla sua parte con la lente frontale ad un altro obiettivo o direttamente sul corpo macchina.
Step-up/down Rings: Anelli adattatori che permettono il montaggio di filtri di diversa dimensione rispetto al diametro del portafiltro della lente.
Ottiche aggiuntive: Possono amplificare le doti di grandangolo, tele o addirittura le potenzialità macro di un'ottica. Ovvio decadimento della qualità.
Tubi di prolunga: Tubi per distanziare l'obiettivo dal corpo macchina per diminuire la minima distanza di messa a fuoco. I più costosi mantengono tutti gli automatismi come il diaframma e l'autofocus. Essendo privi di lenti non fanno peggiorare la qualità ma fanno decadere la luminosità. Inoltre si può perdere la messa a fuoco all'infinito.
Soffietti: stesso medesimo uso del tubo di prolunga, questi accessori hanno una lunghezza variabile.
Teleconverter: Duplicatori di focale, da innestrare tra obiettivo e macchina. I più comuni sono i 1.4x, ma non è difficile trovare persino i 2x o 3x. Portano a un forte decadimento della qualità quindi sono indicati per ottiche già molto buone, ovviamente teleobiettivi.

Immagini:

Spoiler:

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Staffa per tele canon - Copertura mimetica (foto di [Only registered and activated users can see links. Click Here To Register...]) - Copertura antipioggia
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Filtri - Paraluce - Anello di inversione
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Step up/down rings - Lenti aggiuntive close-up
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Tubi di prolunga - Soffietto - Teleconverter Nikon

Obiettivi delle compatte:
Le classiche compattine hanno obiettivi zoom che di solito vanno dal grandangolare (28mm equivalenti) al medio tele(circa 100mm equivalenti). essendo il sensore molto più piccolo, la lunghezza focale reale di tali lenti è nell'ordine di pochi mm. Rispetto ai veri obiettivi per reflex, questi sono quindi molto più piccoli e di scarsa qualità. Tuttavia sono adeguati al tipo di sensore a cui forniscono l'immagine, ma aberrazioni cromatiche e deformazioni specie ai lati del fotogramma sono molto più evidenti che su lenti da reflex.
Discorso un pochino diverso per le cosiddette bridge. Qua l'ottica è molto più grande e la qualità maggiore ma sempre non a livello di lenti entry level per reflex. Esistono poi bridge con grandissime escursioni focali, anche 28-600mm equivalenti, sono le cosiddette "bridge superzoom".
Gli automatismi come autofocus e stabilizzatore sono presenti anche su molte compatte, e i grandi brand propongono pure ottiche aggiuntive da innestare davanti alla lente per aumentare le doti da grandangolo o da tele, con ovvio decadimento della qualità in generale.



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Tipi di fotografia

La fotografia nel Web 2.0


Con il termine [Only registered and activated users can see links. Click Here To Register...] si intende classificare la tipologia di siti e portali che permettono una facile interazione tra utenti e la possibiltà di pubblicare contenuti multimediali disponibili a qualsiasi persona passi per quell'indirizzo.
Grazie alle potenzialità di questi servizi, possiamo quindi far conoscere il nostro materiale fotografico ed esporlo alla critica di esperti o perchè no, porlo all'attenzione di eventuali riviste o siti importanti.
Ottenere il famoso "quarto d'ora di celebrità" non è certamente facile ma provare non costa nulla.
Per quanto riguarda le foto ecco una lista di link interessanti.


Nati espressamente per il photo-sharing:
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Condivisione di materiale fotografico e grafico in generale:
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Social Network con la possibilità di creare album e inserire foto:
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Siti di hosting per immagini:
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Enjoy :429:

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ragazzi vedo di riprendere questa discussione. farò una cosa carina e quantopiù completa. chi mi vuol dare una mano è benvenuto ovviamente ;)