Sì infatti, il punto è questo. Però sì, ogni utente deve essere abbastanza "sveglio" da prendere tutte le cautele del caso. La domanda però è: i publisher e le software-house, con tutte le "palanche" che macinano con le vendite di questi giochi, rilasciano un gioco dopo 12 anni di attesa senza aver preso OGNI possibile precauzione per evitare simili fenomeni?
Senza contare che hanno lasciato da parte il multiplayer competitivo (che verrà aggiunto, forse, solo a fine anno) proprio per concentrarsi anima e corpo sull'esperienza singolo/co-op, il che imho aggrava la posizione di Blizzard.






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