Nel panorama tecnologico sempre più competitivo, Xiaomi ha annunciato un passo avanti significativo con l’integrazione di DeepSeek AI nel suo sistema operativo HyperOS. Questa innovazione è resa possibile attraverso l’assistente Super XiaoAI, ora potenziato dal modello avanzato DeepSeek-R1.
Gli utenti che utilizzano HyperOS 2.0 possono già sperimentare le nuove funzionalità AI, progettate per essere facilmente accessibili tramite comandi vocali come “Apri Deep Thinking” o “Apri DeepSeek”. L’interfaccia di DeepSeek AI è stata sviluppata per gestire sia input vocali che testuali, rendendola estremamente versatile e user-friendly.
Le capacità del modello DeepSeek-R1 sono notevoli: può generare testi, risolvere problemi logici complessi e persino scrivere codice. Xiaomi afferma che le prestazioni di questo modello sono paragonabili ai celebri ChatGPT e Gemini, offrendo un’esperienza potenziata agli utenti.
L’integrazione è supportata su un ampio elenco di dispositivi. Tra i modelli compatibili figurano top di gamma come Xiaomi 15 Pro, 15, 14 Ultra, oltre ai pieghevoli MIX Fold 4 e MIX Flip. Non mancano i tablet, tra cui Pad 7 Pro e Pad 6S Pro 12.4. Anche la serie Redmi è ben rappresentata con modelli come K80 Pro, K70 Extreme Edition e Turbo 4.
L’integrazione di DeepSeek AI riflette l’impegno di Xiaomi nel rendere l’AI un supporto quotidiano per gli utenti, andando oltre una semplice funzione aggiuntiva. Questa visione è condivisa da altri giganti del settore come HUAWEI, HONOR e OPPO, che stanno esplorando percorsi simili nel campo dell’intelligenza artificiale.
Al momento, le nuove funzionalità sono disponibili solo su dispositivi con HyperOS 2.0, ma ci si aspetta un potenziale lancio globale in futuro. Questo passaggio rappresenta non solo un’evoluzione tecnologica per Xiaomi, ma anche una riconferma del ruolo dell’intelligenza artificiale generativa come chiave per reinventare l’esperienza degli smartphone.